E’ ormai passata una settimana dal mio ritorno alla isola… I mille pensieri che mi avevano attraversato la mente non sono altro che puri esercizi della fantasia… D’incanto le paure, i dubbi, le preoccupazioni di cui sono preda quando sono in Italia scompaiono in un attimo…forse ha davvero ragione Angelo, un amico che ci ha accompagnato in questo viaggio di ritorno..” Guido, quando sull’aereo tra Caracas e Porlamar, abbiamo intravisto la sagoma della tua isola magica la tua espressione e’ cambiata…

Qua sei un altro!” O forse come penso ormai da tempo ognuno di noi ha il suo luogo magico….forse il mio e’ questo… Tutto qua. All’isola ho ritrovato luoghi, volti,colori e profumi che non riesco proprio a descrivere; ho ritrovato il mio amico più’ fidato il mare, ho ritrovato il sole, il calore della vita, la confusione organizzata, la voglia di fare e trasmettere, l’energia per vivere senza l’orologio, senza regole precise, senza le consuetidini del politically correct, senza i piccoli divieti che ogni giorno si facevano più’ pesanti ed insopportabili. E’ strano vedere i colori di una bandiera, che qua si nota in ogni anfratto, e sentirla sempre più’ la tua bandiera, quella che sa di casa. Vedere finalmente la faccia felice di Abby ha fatto il resto: qui si vive non si sopravvive giorno per giorno, si sogna, si inventa ogni giorno il modo per migliorare, tutto ti trascina verso il sorriso e l’attesa del giorno nuovo e’ una specie di deja vu continuo di quando il nostro mondo era quello del ragazzino che non vedeva l’ora di svegliarsi la mattina di Natale: un regalo ed una sorpresa erano la’ che ti aspettavano. Quanto e’ diversa la sensazione da quella specie di oppressione costante, colonna sonora di una vita in bianco e nero che adesso appare sempre e solo a colori. La pioggia diventa sole, il freddo diventa non solo caldo ma calore, il lavoro non e’ un obbligo ma sempre e solo un’occasione di conoscere persone e pezzi di vita nuovi. E’ appena passata una settimana ed abbiamo avuto la possibilita’ di sognare con il mondo jazzato di Angelo, con la fantasia intellettuale di Mario, e poi ancora con i progetti fantasiosi di Edo che trovano il loro atterraggio naturale nella concretezza gentile di Cesare… Mille storie che si intrecciano in altre mille che ancora si intrecceranno : una fantasia di esperienze che sono vita da vivere lungo la camminata mattutina alla Caracola, nel momento del caffè giornaliero in casa dell’uno o dell’altro, nella parrillata che faremo insieme in settimana a bordo piscina. Que locura de vida come direbbero da queste parti.