E’estate sulla Isla, o meglio inizia a breve quella che qui è chiamata temporada. Fiumi di persone riempiranno hotel posade appartamenti.
Per buona parte saranno personaggi che hanno la propria attività e la propria vita sociale a Caracas. Le prime sei settimane son trascorse dannatamente in fretta. La magia della isla comincia a produrre un’altra vittima.
Diversi amici mi avevano parlato di quella che in Brasile è chiamata saudade. Una forma di nostalgia che gioco forza colpisce tutti coloro che vengono qui.
L’arrivo mi rimarrà per sempre scolpito nel cervello. Dall’alto vedere l’arcipelago di Nueva Esparta è qualcosa di indescrivibile.
Il viso del mio Caronte (Guido) mentre il nostro volo decollava da Caracas in direzione Porlmar cambiava luce.
Lui conosce bene l’isola ( in realtà conosce perfettamente tutte le isole del mar dei caraibi) ci vive da due anni e crede che le potenzialità di questo posto per chi vuole far qualcosa di costruttivo siano infinite.Come fare a dargli torto ?
Da qui si è a due ore da isole che nell’immaginario di tutti innescano immediatamente la voglia di vacanze: Cuba, Santo Domingo, Jamaica, Aruba, Curaçao(etc…etc..) tutto il caribe è raggiungibile quotidianamente con prezzi abordabilissimi tramite l’aereoporto internazionale di Caracas e sulla stessa isola, storia , tradizioni, colori, portano l’ospite ad un rapporto che per tutti è di odio amore.
Al primo impatto la vita , per chi è novizio a giretti in sud america, fa paura. La micro criminalità il dover fare sempre attenzione a chi incontri sul tuo cammino portano ad uno stato d’animo di allerta che chi , come me, vive nel Sud Italia conosce bene.
Per me è come girare in un qualsiasi quartiere di una delle tante città del sud che amo e che sono contenitori infiniti di cultura e tradizioni quindi nessun disagio ma…Svegliarsi al mattino e guardare da una qualsiasi finestra che ha la fortuna di affacciarsi sul mare distese infinite di palme da cocco, non quello che noi in genere siamo abituati a vedere sulle tavole ma il cocco da latte ( nettare dalle infinite propietà e praticamente gratuito da noi inspiegabilmente introvabile ) e stormi di Pellicani che vivono in simbiosi con le tante comunità di pescatori fa immediatamente diventare il risveglio un momento speciale.
Dopo qualche giorno ci si rende conto che il tempo ha assolutamente un valore diverso per gli isolani. C’è sempre un buon motivo per rimandare a domani.
Ma è il clima che porta a diventar pigri.
Qui tutto l’anno dicono sia cosi. “25°-32°” l’umidità dell’aria è diversa dalla nostra non è sporca. Non sà di malessere. Il cibo fa parte dell’altro mondo da scoprire con calma.
Chi cerca sapori europei non avrà difficoltà a trovare nelle decine di ristoranti anche qualitativamente di un certo livello soddisfazione assoluta ma per me c’è che è stupido non scoprire i sapori del paese che mi ospita.
E devo dire che non sento affatto la mancanza della cucina Italiana. Anche perchè volendo Barilla ed altri marchi ben noti si trovano praticamente ovunque e farsi un buon piatto di pasta è assolutamente facile.
Il Pesce e la carne sono di livello medio alto ovunque. Certo non ci si deve aspettare l’alta cucina, non ci sono grandi preparazioni tutto è in tema con la realtà ossia semplice. In genere le cotture sono sempre le solite tre, bollito carbone e fritto.
Ovviamente non in Evo. Sapori diversi per una cultura diversa.Incontrare italiani che vivono oramai da anni e che non hanno nessun motivo per rimpiangere la scelta fatta è praticamente esperienza quotidiana.
Come il simpaticissimo Gennaro un napoletano doc che gestice una cartolibreria in un centro commerciale(Il Rattan) a Porlamar che porta i suoi 82 anni con una tale disinvoltura che fa difficoltà creder davvero che sia quella la sua età.
MI disse “cosa ci torno a fare nella mia città Angelo, dove c’era una chiesa ora c’è un bar e dove c’era un teatro o un museo c’è un pub o una discoteca”..
Parole che fanno riflettere ma come si fa a dargli torto ?
In questo momento storico l’Isola in realtà non è al suo massimo splendore.
Dai racconti di chi ci vive da anni questo è un periodo di grande difficoltà per l’economia del turimo, dei 30 casinò attivi sino ad una decina di anni fa e degli infiniti ristoranti sparsi nelle località che un tempo erano sold out per buona parte dell’anno poco è rimasto.
Ma è proprio per questo che oggi ha senso guardarsi intorno e cercare di accaparrarsi qualcosa per chi sogna un angolo di Caribe. Se cosi non fosse i prezzi non sarebbero cosi interessanti.
Oggi investire in immobili terreni attività commerciali è qui possibile con cifre che sono decisamente lontane dalla nostra concezione di far impresa.
Un appartamento in un residence con spiaggia privata servizi di guardiania h24 campo da tennis piscina ( qui c’è praticamente in tutte le case) costa grosso modo quanto un Box auto in un quartiere più o meno centrale di Roma o Milano.
Certo bisogna avere dei contatti perchè la nuova normativa non permette a chi è europeo di poter acqusire direttamente la propietà dell’immobile ma Guido è qui per questo.
Quindi l’escamotage è presto risolto.
Concludo per evitare di diventare prolisso dando un semplice consiglio a tutti coloro i quali leggeranno: se davvero pensate che nella vostra vita è il momento di cambiare qualcosa di inventarsi una nuova realtà venire qui non costa cifre impossibili ed un soggiorno sull’isola organizzato è di sicuro il primo passo per capire realmente se è o meno il caso di lanciare i vostri dadi qui.
…Para vivir viviendo…
Angelo
Devo dire che conoscendo Angelo e la sua attenzione anche ai particolari (magari per altri insignificanti), non posso che trovare questo articolo estremamente interessante. Grazie ad Italcaribeclub per averlo pubblicato e naturalmente ad Angelo per averlo scritto.