Playa La Propria:  Miguelito ci porta a scoprire un altro angolo vergine di questo Paradiso: Isla de Margarita

Un altro giorno di sole, il venticello più calmo del solito, un mare che sembra una sorgente di luce e le palme che più ferme del solito riescono , se possibile, ad essere ancora più verdi e perfette nelle loro forme e nel loro risplendere la luce del sole.

Siamo con amici a Playa Manzanillo, abbiamo contrattato come mercanti un pranzo a base di aragosta appena pescata con il ristorante che ci ospita sulla spiaggia con tende e lettini, un poco datati, ma ben posti a due passi dalla riva del mare.

Poi d’un tratto : “Guido, andiamo con  Miguelito  in barca a La Propria….”

Chi? dove? con che barca?

….non faccio in tempo a finire le mie domande che arriva Miguelito: non un uomo , uno scherzo della natura, un flaquito (persona molto magra) bruciato dal sole e dal sale ma che profuma di mare fino nelle viscere, e questo per me è più che sufficiente: vamos!

Salendo su quella che lui chiama barca ed io canoa, con la speranza del ritorno, prendiamo il largo, il mare conosce il nostro Caronte e lui conosce maledettamente il mare, ci parla, lo ama, lo adora , lo guarda parlandoci in un silenzio assordante.

La barca è coloratissima e spinta da un motore potente, pochi minuti e siamo arrivati in un angolino sperduto, il mare ha creato forme incredibili nelle rocce, la sabbia rossastra e finissima…siamo a pochi minuti da una spiaggia conosciuta ed organizzata e ci sembra di aver viaggiato per giorni : tutto è deserto, silenzio, immobile nel tempo: un sogno.

Scendiamo a riva, facciamo il bagno, prendiamo il sole, le foto per suggellare il momento, Miguelito ci offre da mangiare aragosta appena pescata che lui, se vogliamo, cucina su un falò che accenderebbe….abbiamo prenotato a Playa Manzanillo, sarà per la prossima.
Ricordate Playa la Propria, scopri un paradiso che pochi possono dire di conoscere.